Ritiro sociale: che cos’è e come riconoscerlo

Il ritiro sociale è una manifestazione di sofferenza sempre più diffusa tra gli adolescenti.
Si tratta di un fenomeno molto complesso che, se inizialmente ha coinvolto i giovani in Giappone, dove il fenomeno degli Hikikomori (dal giapponese: HIKU tirarsi indietro + KOMORU ritirarsi, isolarsi) rappresenta ormai in Italia uno tra i disagi psicologici più attuali e frequenti, legati alla crisi evolutiva adolescenziale.

Il fenomeno del ritiro sociale riguarda quegli adolescenti che tendono a ridurre sempre più le relazioni amicali e nel tempo anche la frequentazione dei contesti sociali e scolastici per arrivare, talvolta, a rinchiudersi nella loro stanza. I contatti con persone reali sono spesso sostituiti con una assidua attività sul web che include la dedizione a videogiochi, la visione di film, una serie di contatti virtuali.
Il ritiro può essere connotato da vissuti di vergogna nei confronti dei coetanei e di impotenza verso la situazione di stallo nei rapporti sociali. La stanza in cui si rifugiano rappresenta  sia un luogo di protezione sia un campo di sperimentazione di sé in rete.
In alcuni casi, oltre ai sintomi di ritiro sociale e discontinuità nella frequenza scolastica, possono manifestarsi alcuni sintomi che riguardano la sfera psicosomatica (ad es. ritmi sonno-veglia alterati od invertiti, mal di testa, mal di pancia ecc..).

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